Cina e Russia rinnovano la cooperazione strategica

Roma, 9 Aprile 2024 – «Cina e Russia continueranno a rafforzare la cooperazione strategia tra le due potenze sostenendosi reciprocamente sulla scena globale e continueranno a mantenere reciproci scambi in varie forme». Queste le parole del ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso di una conferenza stampa a Pechino in seguito alla visita del suo corrispettivo russo Sergej Viktorovič Lavrov.

 

«In qualità di membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu e di grandi potenze emergenti, la Cina e la Russia devono schierarsi chiaramente dalla parte del progresso storico, dell’equità e della giustizia» afferma Wang Yi sostenendo lo sviluppo di Mosca sotto la guida del presidente Vladimir Putin.

Lavrov: «Insieme contro il terrorismo»

Come anche riportato dai media russi il ministro degli Esteri Sergej Viktorovič Lavrov, dopo aver ringraziato la Cina per il cordoglio espresso in seguito all’attentato al Crocus City Hall lo scorso 22 marzo, ha sottolineato che Russia e Cina uniranno le forze per contrastare il terrorismo grazie anche a dei meccanismi multilaterali. Contestualmente attacca l’Occidente affermando che le sanzioni contro Mosca e altri Paesi, dopo l’inizio del conflitto con l’Ucraina, sono illegali. «Questa politica sanzionatoria» – afferma – «sta iniziando ad essere applicata anche contro Pechino». «Pechino e Mosca inoltre sono giunte alla conclusione che le conferenze internazionali sull’Ucraina che ignorano la posizione della Russia sono inefficienti». Conclude sostenendo la necessità di tenere conto delle preoccupazioni di tutte le parti chiamate in causa non solo portando avanti esclusivamente la formula di pace supportata dal “cosiddetto presidente” Volodymyr Zelensky.

L’attacco a Zaporizhzhia

Mentre il conflitto prosegue e nella notte le sirene antiaeree hanno risuonato in diverse Regioni dell’Ucraina come Kharkiv, Leopoli, Odessa e altre, Kiev e il Cremlino continuano ad accusarsi reciprocamente in merito all’attacco avvenuto domenica ai danni di uno dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande in Europa e ritenuto “sconsiderato” da Rafael Grossi, capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica che ha evidenziato il grave pericolo a cui si andrebbe in contro nel caso di danno alla struttura. «Porteremo la questione in una riunione speciale del comitato esecutivo dell’Aiea, in una riunione speciale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu» ha affermato in merito Lavrov indicando le forze di Kiev come uniche responsabili.

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