Bruxelles, 4 Aprile 2024 – «Oggi la Nato è più grande, più forte e più unita che mai». È con queste parole che il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha aperto ufficialmente cerimonia presso al Capitale belga per i festeggiamenti dei 75 anni dalla firma dell’accordo che ha dato vita all’Alleanza Atlantica.
Alla celebrazione hanno preso parte i ministri degli Esteri dei 32 Paesi che hanno aderito alla Nato compresi quelli che lo hanno fatto dopo la caduta dell’Urss: Ungheria, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia, Albania, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia.
Il discorso di apertura
«L’Europa – afferma Stoltenberg – ha bisogno degli Usa per la sua sicurezza e gli Usa hanno bisogno della Nato e grazie ad essa ha più alleati e partner di qualsiasi altra potenza, cosa che gli ha permesso di moltiplicare la propria forza». Conclude sottolineando di non credere in una Europa solitaria, stesso discorso per gli Usa: «Credo nelle due forze unite sotto la Nato perché insieme siamo più forti e più sicuri. Al principio avevamo 12 membri, oggi siamo 32. Dunque qualcosa di giusto lo stiamo facendo».
L’ingresso dell’Ucraina
Parlando poi dell’Ucraina e del suo ingresso nella Nato, Stoltenberg ha dichiarato che in previsione del prossimo summit dell’Alleanza che si terrà a Washington, «sono in coso i lavori per consolidare il percorso d’ingresso dell’Ucraina». In merito al conflitto con Mosca ha aggiunto che anche se la situazione è complessa gli sforzi dell’Alleanza non scemeranno.
Rapporti Nato – Russia
Mentre da un lato la Nato festeggia questo importante traguardo, i rapporti con il Cremlino sono ai minimi storici. Stando infatti a quanti sostenuto dal vice ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Alexander Viktorovich Grushko, i rapporti tra Mosca e la Nato sono peggiorati in maniera prevedibile. Mentre sono totalmente assenti i canali di dialogo. Affermazioni sostenute anche dal portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitrij Sergeevič Peskov che afferma che le relazioni sono “scivolate al livello di un confronto diretto in particolare a causa de coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto con l’Ucraina” come riporta l’agenzia di stampa russa Tass.