Roma, 25 Dicembre 2023 – I bombardamenti russi di stanotte su Kherson, in Ucraina, sono “brutali attacchi terroristici” che hanno preso di mira “deliberatamente” le “infrastrutture civili che garantiscono la vita” e le “strade ordinarie”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando i raid di Mosca sul fronte meridionale che hanno portato alla morte di almeno quattro persone.
Secondo il presidente ucraino, i bombardamenti hanno danneggiato una scuola, un ospedale, le reti di riscaldamento della Città, edifici residenziali privati e a più piani. “Ci sono feriti, tra cui un bambino. Tutte le vittime sono state soccorse. Purtroppo ci sono dei morti. Le mie condoglianze alle famiglie. Tutti i servizi necessari, i nostri soccorritori lavoreranno 24 ore su 24 per ripristinare la fornitura di elettricità e calore”, ha scritto il presidente.
Abbattuti 28 droni su 31
Sono 28 i droni kamikaze russi abbattuti nel corso della notte da parte della contraerea ucraina, sui 31 lanciati da Mosca. Lo riferisce la difesa aerea di Kiev, precisando che negli attacchi non risultano vittime. I droni, di fabbricazione iraniana, sono partiti dalla Crimea.
Secondo lo Stato Maggiore di Kiev “l’aeronautica ucraina ha abbattuto un caccia russo Su-30 nella serata di ieri. Le risorse e il personale della difesa aerea hanno distrutto due cacciabombardieri, Su-34 e Su-30″, si legge nel post secondo quanto riportano i media ucraini. In precedenza, l’aeronautica militare aveva riferito di aver abbattuto un cacciabombardiere russo Su-34 sul fronte di Mariupol.
«La Russia vorrebbe effettivamente porre fine alla guerra contro l’Ucraina il prima possibile. Ma il conflitto deve terminare alle condizioni di Kiev e in conformità con il diritto internazionale». Lo ha dichiarato Andriy Yusov, rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta Rbc Ucraina. I commenti di Yusov arrivano dopo che il New York Times aveva riferito, citando alcune fonti, che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe inviato “segnali” all’Occidente sul suo desiderio di congelare la guerra in Ucraina e avviare negoziati.