Belgrado, 18 Dicembre 2023 – Trionfo annunciato in Serbia per il presidente uscente Aleksandar Vučić, leader del Partito progressista serbo (Sns), rieletto presidente con quasi la metà dei voti (46,6% circa). La Commissione elettorale ha respinto le denunce presentate dall’opposizione, riunita sotto il cartello Spn (“La Serbia contro la violenza”), sulle presunte irregolarità nel corso delle elezioni, così come da loro richiesto.
SNS vince elezioni parlamentari e nella Capitale Belgrado
Conservatore e di orientamento nazionalpopulista, il partito di Vučić e della premier Ana Brnabic si è largamente affermato non solo nelle elezioni parlamentari anticipate ma anche nella Capitale, distaccando di molto il principale cartello delle opposizioni (poco sopra il 23%) Spn. Un movimento denominato “La Serbia contro la violenza”, nato dopo le stragi dello scorso maggio e protagonista di proteste e manifestazioni antigovernative andate avanti per mesi a Belgrado e in altre Città della Serbia. E ora ha annunciato una manifestazione di protesta davanti alla sede della commissione elettorale per denunciare brogli, soprattuto nella Capitale.
Al partito di Vučić non serve più nemmeno una coalizione
Considerando che il principale alleato di Sns, il Partito socialista serbo (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic, ha preso circa il 6,5% ora il partito del presidente potrà governare anche da solo. Vučić aveva convocato le elezioni parlamentari anticipate per massimizzare i risultati prospettati dai sondaggi, che si sono puntualmente verificati. Così il riconfermato presidente potrà portare avanti ancora più velocemente il suo progetto di ingresso nell’Unione europea realizzando una pace duratura col Kosovo, come richiesto da Bruxelles.
Speranze dal recente incontro a Palazzo Chigi tra Meloni, Sunak e Rama
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato sabato congiuntamente a Palazzo Chigi il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, e quello della Repubblica di Albania, Edi Rama. Dopo aver concordato sulla necessità di affrontare in modo sempre più strutturato l’immigrazione illegale verso l’Europa, i leader hanno concordato di intensificare ulteriormente la collaborazione fra i tre Paesi a contrasto dei trafficanti di esseri umani. Ribadita nel contempo l’importanza di giungere ad una definitiva stabilizzazione dei Balcani occidentali, anche sulla base dei passi avanti recentemente compiuti nel processo di allargamento alla Regione dell’Unione europea. Stesso ragionamento portato avanti quando lo scorso 14 Dicembre le Commissioni riunite Esteri e Politiche Ue della Camera dei deputati hanno interagito con il presidente della Commissione Affari europei dell’Assemblea della Repubblica della Macedonia del Nord, Arber Ademi, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sull’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali.