Roma, 24 Ottobre 2023 – C’è ancora da attendere per la liberazione degli ostaggi con doppia nazionalità finiti nelle mani di Hamas nella striscia di Gaza. Secondo quanto affermato dai media locali infatti, a causare l’arresto delle trattative in merito alla liberazione di circa 50 prigionieri, sarebbe l’intenzione di Hamas di vincolare la liberazione degli ostaggi alle forniture di benzina nella Striscia. Richiesta negata fermamente da Israele.
Rinviata l’operazione di terra
Intanto Israele sembra procrastinare l’invasione di terra di qualche giorno, mentre da Gaza la notizia che le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, abbia liberato due ostaggi israeliani, come confermato dal portavoce Abu Obeida tramite un post su Telegram, affermando che Egitto e Qatar hanno mediato per il rilascio. “Abbiamo deciso di rilasciarle per soddisfare ragioni umanitarie”, spiegano.
Bombardamenti aerei sulla Striscia
I toni del conflitto non si placano e nella notte Israele colpito duramente con degli attacchi aerei che, secondo l’organizzazione terroristica, hanno causato almeno 140 morti. Il movimento islamico palestinese ha denunciato anche centinaia di feriti e decine di case distrutte. Ieri, nel suo ultimo bilancio generale, il Governo di Hamas ha annunciato che più di 5.000 persone, tra cui più di 2.000 bambini, sono state uccise dall’inizio della guerra, il 7 ottobre.
Iran minaccia Haifa
Alta la tensione in seguito alle minacce dell’Iran di colpire Israele. Nella giornata di ieri, Pasdaran Ali Fadavi, vice comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche ha affermato, dopo le intimidazioni di domenica, che la Città di Haifa potrebbe essere l’obiettivo di Teheran.
Macron per la tregua umanitaria
Arrivato questa mattina in Israele il presidente francese Emmanuel Macron. Incontrerà a Gerusalemme il primo ministro Benjamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e i leader dell’opposizione Benny Gantz e Yair Lapid. Come confermato dall’Eliseo, il presidente francese esprimerà il desiderio di una tregua per permetere l’ingresso a Gaza degli aiuti umanitari.