Strasburgo, 19 Ottobre 2023 – Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha condannato gli spregevoli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, esprimendo al contempo grave preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.
La risoluzione è stata adottata con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astensioni. Nel testo, gli eurodeputati condannano fermamente i brutali attacchi, esprimono il loro sostegno a Israele e al suo popolo e sottolineano la necessità di “eliminare l’organizzazione terroristica Hamas”. Chiedono inoltre l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi rapiti da Hamas e riconoscono il diritto di Israele all’autodifesa come sancito e vincolato dal diritto internazionale.
Forte presa di posizione
Dunque è questa la posizione espressa dal Parlamento europeo in una risoluzione sul Medio Oriente approvata oggi a maggioranza. Il testo, non vincolante, ha ottenuto come scritto una larga maggioranza. Nella risoluzione, informa e sottolinea il servizio stampa dell’assemblea, secondo gli eurodeputati “qualsiasi azione da parte di Israele deve” però “rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario”. Nella risoluzione si evidenzia che “sia gli attacchi di Hamas che la risposta israeliana rischiano di intensificare il ciclo di violenza nella Regione”. Gli eurodeputati chiedono pertanto una pausa umanitaria e sottolineano che “attaccare i civili e le infrastrutture civili, compresi gli operatori delle Nazioni Unite, gli operatori sanitari e i giornalisti, è una grave violazione del diritto internazionale“.
Le preoccupazioni degli europarlamentari
Nel testo si denuncia anche il “rapido deterioramento della situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza. Al riguardo, il Parlamento europeo sottolinea “l’importanza di fare una distinzione tra il popolo palestinese e le sue aspirazioni legittime, da una parte, e “l’organizzazione terroristica Hamas” e i suoi atti terroristici, dall’altra. I deputati esortano dunque la comunità internazionale “a proseguire e a incrementare la sua assistenza umanitaria alla popolazione civile dell’area” e sollecitano l’Egitto e Israele a “cooperare per istituire corridoi umanitari” verso Gaza.