Maui, 18 Agosto 2023 – Herman Andaya, capo dell’Agenzia per le emergenze delle Hawaii si è dimesso. Moltissime le critiche contro di lui soprattutto dopo le affermazioni in merito al non avere rimpianti per non aver utilizzato le sirene antitsunami per avvertire i residenti degli incendi che hanno devastato la comunità locale e provocato il decesso di 111 persone.
Non averle azionate, secondo l’Associate Press insieme alla carenza d’acqua, avrebbe creato degli impedimenti per i vigili del fuoco e ostacolato le vie di fuga intasate dai veicoli in cerca di un posto sicuro. Una grave mancanza da aggiungere a una serie di problematiche anche di comunicazione che hanno contribuito al caos.
Bissen: «Motivi di salute non specificati»
Richard Bissen, sindaco della Cittadina ha accettato immediatamente le dimissioni, spiegando che queste sarebbero da ricondursi a “non specificati motivi di salute”, senza però aggiungere altri dettagli. «Data la gravità della crisi che stiamo affrontando» aggiunge il sindaco, «io e il mio team metteremo qualcuno in questa posizione chiave il più rapidamente possibile».
Ricorda inoltre che l’isola ha il più sistema di sirene di allerta all’aperto più grande al Mondo. Annullata la riunione della commissione antincendio e di pubblica sicurezza di Maui a cui avrebbe preso parte anche Herman Andaya.
Sirene per gli tsunami
Già nella giornata di mercoledì le autorità dell’arcipelago avevano ammesso pubblicamente di non aver fatto scattare le sirene di allarme in quanto queste «servono principalmente per gli tsunami e gli abitanti sono addestrati a rifugiarsi in alta quota» ha dichiarato Andaya. Le autorità hanno preferito affidarsi agli avvisi tramite televisione, radio e smartphone per timore che la popolazione andasse incontro all’incendio. Decisione presa senza alcun pentimento e che si aggiunge a una serie di gravissimi errori di gestione dell’emergenza.
Dichiarato lo stato di calamità naturale
Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato prontamente lo stato di calamità naturale alle Hawaii, consentendo l’immediato dispiegamento di assistenza di emergenza. il 21 agosto, come confermato dalla Casa Bianca, si recherà sull’arcipelago per incontrare sopravvissuti, soccorritori e funzionari.