Roma, 6 Agosto 2023 – A partire dal 25 agosto su tutte le piattaforme digitali, in uscita l’album “Alioth” dell’artista Mirai no hagaki. Dietro questo nickname giapponese, dal successo innegabile negli ambienti di nicchia, si nasconde una identità misteriosa. Non si ha alcuna certezza a livello reale, nemmeno se sia uomo o donna. Sul fronte musicale, invece, ne conosciamo i pezzi di grande ascolto usciti finora e anticipatori dell’album. Lo scorso 19 maggio è stato il turno del singolo omonimo “Alioth”. A Giugno e Luglio l’uscita di altri due: “Copernicus” ed “Enif”.
«Il nome “Mirai No Hagaki” in giapponese significa “cartolina del futuro“, ed è legata alla sua speranza di comunicare un messaggio significativo per il futuro attraverso la mia arte» – ha fatto sapere Mirai No Hagaki sin dall’inizio.
«La parola “cartolina” rappresenta l’idea di condividere un messaggio o una visione con il Mondo, simile a come la si invia a qualcuno per condividere pensieri o ricordi speciali. Il termine “futuro” indica un’aspirazione verso un Mondo migliore, una prospettiva ottimistica e la volontà di influenzarlo positivamente attraverso l’arte. Inoltre, Mirai No Hagaki suggerisce anche un senso di mistero e attesa, come una cartolina proveniente dal futuro che porta con sé un messaggio intrigante o visioni uniche».
Un viaggio sensoriale
Mirai No Hagaki è stato ispirato a creare musica ambient da un profondo desiderio di esplorare le emozioni e le atmosfere che possono essere evocate attraverso i suoni e le composizioni senza confini. La bellezza e l’infinità dello spazio cosmico, insieme alla ricerca di una connessione interiore e di momenti di pace, hanno alimentato la sua passione per questo genere. La libertà di creare paesaggi sonori che siano rilassanti, immersivi e capaci di trasportare gli ascoltatori in un viaggio sensoriale unico. L’artista ha inteso creare un legame tra le atmosfere sonore dell’album e di ogni canzone, e le peculiarità delle stelle, trasmettendo un senso di meraviglia e contemplazione cosmica attraverso la musica.
In “Alioth” per creare le atmosfere sonore e gli elementi ambientali registrati suoni della natura, come il fruscio del vento, il canto degli uccelli e il suono delle onde, il canto dei grilli. Queste registrazioni sono poi manipolate e modificate utilizzando software di produzione musicale per ottenere effetti sonori unici. Da sottolineare l’impiego di sintetizzatori analogici e digitali per creare melodie eteree e pad di sottofondo. Il lavoro, infine, è continuato anche su varie texture sonore, modulando gli oscillatori e applicando effetti come riverberi e delay per creare spazialità e profondità. L’album “Alioth” verrà pubblicato grazie a Patiotic Records.