Roma, 5 Agosto 2023 – L’esodo estivo degli italiani parte all’insegna del caro–carburanti, con numerosi distributori ubicati lungo le autostrade che praticano listini superiori ai 2,4 euro al litro per la benzina in modalità servito, mentre per il self la verde ha già sfondato quota 2,1 euro al litro presso molte pompe autostradali. Lo afferma Assoutenti, che ha svolto un monitoraggio sull’andamento dei prezzi di benzina e gasolio in occasione delle partenze degli italiani per le vacanze estive.
Viaggi estivi da incubo
«In base ai dati comunicati dai gestori al Mimit, oggi in numerose tratte autostradali la benzina supera quota 2,4 euro al litro in modalità servito», spiega il presidente Furio Truzzi. «Sulla A1 Milano-Napoli raggiunge i 2,449 euro/litro, 2,409 euro sulla A3, 2,419 euro sulla A14, 2,429 euro sulla A22, fino ad arrivare ai 2,499 euro sulla A20 Messina-Palermo e sulla A21 Torino-Piacenza».
Per quanto riguarda il self, invece, un litro di verde ha ampiamente superato i 2 euro al litro e viene venduto sopra i 2,1 euro in decine di distributori autostradali. «Un pieno di benzina arriva così a costare oggi 125 euro, aggravando le spese degli italiani per gli spostamenti estivi, ma la responsabilità dell’impennata dei listini non può certo essere attribuita ai cartelloni scattati lo scorso 1 agosto».
Il problema posto da Truzzi
«Contestiamo con decisione la posizione di alcune associazioni che in modo del tutto ideologico e politicizzato, e allo scopo di ottenere facile visibilità, attribuiscono la causa dei rincari ai cartelloni con i prezzi medi voluti dal Governo: i listini non salgono certo a causa della maggiore trasparenza, ma per le anomalie che si registrano puntualmente in Italia in occasione delle partenze degli italiani».
«Per questo riteniamo che i cartelloni con i prezzi medi da soli non siano sufficienti, e il Governo farebbe bene ad intervenire sulla formazione dei prezzi dall’estrazione alla vendita presso i distributori, garantendo ai consumatori trasparenza su cosa succede nei vari passaggi della filiera, in modo da evidenziare chi attua manovre speculative e chi si arricchisce sulle spalle degli automobilisti», conclude il presidente di Assoutenti.