Roma, 18 Luglio 2023 – Nel corso della notte le forze di occupazione russe hanno compiuto diversi attacchi con sei missili e 36 droni (di cui 31 abbattuti) nei confronti di alcune infrastrutture che sorgono nel porto di Odessa. Lo ha reso noto il Comando operativo ucraino del sud. Nel comunicato si legge che, «i detriti dei missili abbattuti e l’onda d’urto hanno danneggiato le infrastrutture portuali di Odessa». L’offensiva notturna si è focalizzata anche sul porto di Mykolaiv, determinando la nascita di un incendio di proporzioni notevoli. Le operazioni belliche suddette rivelano che il Cremlino sia intenzionato ad evitare che vi siano ulteriori esportazioni di grano a seguito della propria mancata ratifica degli accordi.
A tal riguardo, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andry Yermak, ha reso noto, attraverso il proprio canale Telegram, che «l’attacco notturno della Russia a Odessa e Mykolaiv prova che lo Stato terrorista russo vuole mettere in pericolo la vita di 400 milioni di persone in vari Paesi che dipendono dalle esportazioni alimentari ucraine. Il Mondo deve capire che l’obiettivo della Russia è quello di affamare e uccidere le persone. Hanno bisogno di ondate di rifugiati. È così che vogliono indebolire l’Occidente».
L’esercito ucraino appare in difficoltà nel consolidare la controffensiva nei fronti orientali
Relativamente ai teatri di battaglia più rilevanti in Ucraina, in particolare a Bakhmut, sembrerebbe che la controffensiva ucraina stia subendo delle frenate, dovute per lo più all’invio di contingenti aviotrasportati da parte della Russia nei settori più delicati del fronte. Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, ha rivelato che «il nemico sta in modo intenso schierando forze e mezzi, principalmente aviotrasportati, per fermare l’offensiva delle nostro truppe nell’area di Bakhmut. Allo stesso momento, il nemico ha lanciato un’offensiva nella direzione di Kupyansk, tesa a sconfiggere le nostre truppe nell’area e continuare l’offensiva inserendosi nelle nostre formazioni di combattimento. In queste condizioni problematiche ho visitato le brigate di combattimento e incontro i comandanti delle unità per aggiornare i nostri piani e risolvere sul posto le questioni».
L’inviato di Papa Francesco, Matteo Maria Zuppi, scelto per condurre una missione di pace nel contesto del conflitto russo ucraino, si recherà negli Stati Uniti dove incontrerà anche il presidente Joe Biden. L’iniziativa è concepita per trovare delle strategie comuni sul piano internazionale, onde promuovere la cessazione della guerra e rendere praticabili delle operazioni in ambito umanitario, con particolare attenzione nei confronti dei bambini e degli anziani che si trovano in prossimità delle zone di guerra. Si tratta della terza missione del Cardinale, dopo essersi recato a Kiev e a Mosca. Il Vaticano ha reso noto che Zuppi rimarrà a Washington fino a mercoledì.