Roma, 13 Giugno 2023 – Secondo i dati riportati dall’Istat, nella nota sul mercato del lavoro per il primo trimestre 2023, il numero di occupati è cresciuto di oltre mezzo milione e questo segna per l’ottava volta un trend positivo “sull’aumento tendenziale dell’occupazione”.
In tutto, secondo il report, gli occupati rispetto al primo trimestre dello scorso anno sono 513mila con un +2,3% sul 2022 e una crescita rispetto al precedente trimestre di 104mila unità, circa il +0,4%, mentre l’input di lavoro in termini di ore lavorate è aumentato dell’1,3% rispetto al passato trimestre, e del 3,3% rispetto al 2022.
Ripresa dal 2021
L’Istat ritiene che la fase di ripresa occupazionale sia iniziata nel secondo trimestre del 2021, dopo il drammatico calo provocato dalla pandemia da Covid–19. I numeri, infatti, parlano di una crescita pari al 2,2% che è proseguita in maniera costante e sostenuta fino al terzo trimestre del 2021 e al secondo del 2022, mentre nel terzo e quarto trimestre dello scorso anno c’è stato un rallentamento con una fissità all’1,5%.
Cresce lavoro dipendete indeterminato
Il dato più rilevante sull’aumento degli occupati nel primo trimestre, riguarda i dipendenti a tempo indeterminato e gli indipendenti, che aumentano rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%, mentre calano leggermente i dipendenti a termine (-0,5%). Anche in termini tendenziali, l’aumento dell’occupazione riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (+3,7%) e gli indipendenti (+1%), mentre si riduce il numero dei dipendenti a termine (-2,7%).
Disoccupazione in calo
Altro dato importante è quello che riguarda la disoccupazione. Sembra infatti che questa, rispetto al primo trimestre dello scorso anno sia diminuita circa del -3,5% con una riduzione del -4,3% degli inattivi per la fascia di età comprese tra i 15 e i 64 anni.
Per quanto riguarda le imprese, “si intensifica la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti che, nel complesso, aumentano dell’1,1%, per effetto sia di un’accentuata crescita della componente a tempo pieno che di una spinta al rialzo della componente a tempo parziale”, si legge nel comunicato dell’Istat.
In termini tendenziali, la crescita delle posizioni dipendenti è pari al 3,1% e l’aumento è stato più intenso per la componente dei full time al +3,6% rispetto a quella dei part time, al +1,7%.