Meloni: «Donne a capo di società partecipate»

 

 

Roma, 7 Marzo 2023 – «La sfida è quando avremo il primo Ad una società partecipata statale donna, è uno degli obiettivi che mi do». È quanto affermato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera dei deputati in occasione del nuovo allestimento della Sala delle donne, in cui compare anche la sua foto.

«Qualsiasi cosa ho fatto nella mia vita i più hanno scommesso sul mio fallimento. C’entra il fatto che sono una donna? Per me probabilmente sì», poi, rivolgendosi direttamente alle donne ha detto che «il fatto di essere sottovalutate è un vantaggio perché spesso non ti vedono arrivare. Il tetto di cristallo non si rompe arrivandoci, ma dimostrando che si può fare molto bene».

La sala

Inaugurata nel 2016 e situata davanti la Sala della Regina, contiene le foto delle prime donne che hanno fatto parte della vita istituzionale del Belpaese, come le 21 deputate dell’Assemblea costituente, il primo ministro Tina Anselmi, la prima presidente della Camera Nilde Iotti, la presidente di Regione Anna Nenna D’Amico, la presidente del Senato Elisabetta Casellati e Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale.

Il ricordo alla vicepresidenza della Camera

Il premier Meloni poi ha ricordato le reazioni dei colleghi politici quando venne eletta alla vicepresidenza della Camera, probabilmente stupiti per il fatto che una donna ricoprisse un ruolo di rilievo o probabilmente dall’inesperienza, sottolineando quanto ancora sia visto come qualcosa di strano, che una donna possa ricoprire degli incarichi importanti o possa sedere ai vertici di società.

«Ho incontrato gli stessi sguardi quando sono diventata il primo presidente donna di un’organizzazione giovanile a destra, quando sono diventata il ministro più giovane della storia d’Italia, quando ho fondato un partito e persino quando qualche mese fa, con 30 anni di esperienza alle spalle sono diventata presidente del Consiglio», racconta.

Non rivendicare l’8 marzo

Augurandosi che presto arrivi il momento in cui una donna possa diventare presidente della Repubblica, accenna alla festa dell’8 marzo, in onore delle donne. Giornata che non deve, per il presidente del Consiglio «essere di rivendicazione di ciò che gli altri devono concedere alle donne, ma deve essere una giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che noi possiamo fare».

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