Seattle, 5 Gennaio 2023 – “Amazon ha navigato un’economia incerta e difficile in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire opportunità di lungo termine con una struttura dei costi più forte”. Queste le parole dell’amministratore delegato della più grande internet company del Mondo, Andy Jassy.
“Lavoriamo per sostenere coloro che sono colpiti offrendo pacchetti che includono un pagamento, benefit sanitari e sostegno per trovare un posto di lavoro” aggiunge nella mail.
Licenziamento record
Le lettere di licenziamento annunciate dall’amministratore delegato già nella giornata di ieri, riguardano 18mila posti di lavoro, l’1% della forza lavoro complessiva, considerando che fine settembre del 2022 Amazon poteva contare su 1,5milioni di dipendenti. Un taglio drastico che rappresenta per l’azienda un record mai visto prima.
Il colosso di Jeff Bezos, il quarto uomo più ricco al Mondo secondo Forbes, aveva annunciato delle riduzioni al personale già nel 2022, queste riguardavano all’incirca 10mila dipendenti, soprattutto nella divisione retail e nelle funzioni delle risorse umane come il reclutamento di Amazon.
Licenziamenti non interessano l’Italia
Già dal mese di novembre alcune indiscrezioni in merito ai licenziamenti vedevano l’Italia tra i Paesi interessati, ma Amazon con una nota ha smentito la notizia, escludendo che la decisione interessi il Belpaese, aggiungendo che “Dato l’attuale contesto macroeconomico, e considerando la rapida crescita in termini di assunzioni che abbiamo vissuto per diversi anni, alcuni team necessitano di una riorganizzazione. Ciò, in alcuni casi, significa che determinati ruoli non sono purtroppo più necessari”.
Settori colpiti
Le lettere di licenziamento che arriveranno ai lavoratori il 18 gennaio, interesseranno i dipendenti dei negozi come Amazon Fresh, e Amazon Go, e le sue organizzazioni Pxt, che gestiscono ad esempio le risorse umane. Positivi gli investitori che vedono in questi tagli un possibile aumento dei profitti dell’azienda. A conferma di ciò, le azioni sono salite del 2% dopo la conferma del piano di licenziamento dell’azienda.