Di contro, i russi hanno fatto intendere che sull’incrociatore i danni sarebbero causati da eventi accidentali. Il ministro della Difesa di Mosca ha affermato che, «a seguito di un incendio le munizioni sono esplose sull’incrociatore missilistico “Moskva”. La nave è stata gravemente danneggiata». Infatti si ricorda che l’incrociatore è dotato di sedici missili Vulkan, ritenuti estremamente efficaci nell’ambito delle contese navali. E in grado di vantare una gittata di più di settecento chilometri.
L’indisponibilità dell’incrociatore, a prescindere dalle cause che l’hanno determinata, risulterebbe una grave perdita per la marina russa presente sul Mar Nero. Ora Kiev teme che ci possa essere una violenta rappresaglia, diretta in particolar modo nei confronti della città di Odessa. Che si affaccia sulle acque dove sarebbe avvenuto il fatto.
Proseguono gli attacchi
Kiev ha reso noto che le truppe russe sono impegnate a condurre degli attacchi metodici nei confronti di diverse zone dell’Ucraina. Si parla di offensive eseguite con bombe e missili su infrastrutture civili e militari negli oblast di Donetsk, di Zaporizhzhia e di Kharkiv. Ma le operazioni militari stanno proseguendo anche nei territori di Popasna, di Kurakhovo e Slavyansk.
Persiste anche l’assedio di Mariupol. La città portuale dall’alto valore strategico è ridotta allo stremo. Circa centomila civili non sono ancora nelle condizioni di poter fuggire e trovare conforto in luoghi più sicuri. L’esercito occupante ha preso il controllo di tutte le vie che conducono all’esterno dell’agglomerato cittadino. Le ultime sacche della resistenza ucraina, com’è noto, operano nei pressi del porto all’interno dell’acciaieria di Azovstal.
Il sindaco Vadym Boichenko, con un moto di orgoglio, stamani ha affermato che, «Mariupol era e continuerà a essere una città ucraina». Inoltre ha tacciato i russi di fare della propaganda nel momento in cui dichiarano di aver conseguito il pieno controllo del porto. Boichenko ha affermato che unità della marina assieme al battaglione Azov sono tuttora coinvolti a difendere la città.