Roma, 24 Marzo 2022 – Lo scontro militare tra Russia e Ucraina è, ormai, iniziato da un mese e non sembra volgere al termine. Utilizzate nella notte bombe al fosforo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervista a Repubblica afferma: «La guerra lampo russa è fallita. Kiev si difenderà fino alla fine, ma servono aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo».
Bombe al fosforo
Il capo amministrazione militare regionale, Sergey Gaidai su Telegram scrive: “Putin non si fermerà e quello in corso è un conflitto che coinvolge tutto il Continente. Sul campo, nella Regione di Lugansk, sud est del Paese, i russi continuano a bombardare le città anche con bombe al fosforo, e ci sono morti e feriti. I russi sono in agonia. Non possono penetrare in profondità e quindi hanno iniziato a usare armi pesanti“.
“Nella notte gli invasori hanno bombardato la Regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo”, scrive. “Si sa già che quattro persone sono morte, due dei quali bambini, e sei feriti. Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka. Pertanto, sfortunatamente, il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto. Nelle ultime 24 ore, 31 edifici della Regione sono stati danneggiati o completamente distrutti. In molte aree manca l’elettricità e la situazione è particolarmente critica a Rubizhne, dove i combattimenti proseguono nel centro della città”.
Nel porto sul Mare d’Azov occupato dai russi di Berdyansk, sempre nel sud del Paese, è stata distrutta una grande nave da sbarco anfibia russa, che secondo i media ucraini trasportava materiale militare. Il porto è infatti stato usato finora per portare le forniture alle forze russe che da settimane stanno assediando Mariupol, a circa 70 km a nordest del porto.
Più di 30 incendi
Il portavoce dell’esercito ucraino dell’oblast ha confermato l’accaduto: «Hanno cercato di spaventarci facendo manovre al largo della costa ma hanno fallito. Ed è sotto controllo la maggior parte dell’incendio sviluppatosi nell’area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Nell’area nelle ultime due settimane si erano registrati più di 30 incendi».
Intanto, la Nato – che si riunisce oggi con il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri, presente anche il presidente americano Joe Biden – decide di dislocare altri quattro gruppi da battaglia sul fronte Est, per fare fronte alla minaccia russa. In particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria. Inoltre chiede alla Cina di condannare l’invasione e di non dare supporto politico e militare a Mosca, proprio all’ indomani del voto di Pechino – l’unico favorevole a Mosca – ad una risoluzione russa presentata al Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione in Ucraina.