Roma, 13 Febbraio 2022 – Dopo l’allarme degli Usa sul rischio di un’invasione imminente dell’Ucraina – mercoledì il d-day indicato dalla Cia -, la diplomazia prova ancora a evitare lo scontro armato.
Ma dal colloquio tra i presidente di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin, non è arrivata alcuna svolta. Anzi, in una telefonata durata poco più di un’ora, i due leader hanno sostanzialmente ribadito le proprie posizioni.
Intanto tanti grandi Paesi (Italia, Germania, Olanda, Spagna, Svezia e Danimarca), esortano i connazionali a lasciare Kiev.
Biden – Putin
Fonti Usa fanno sapere che Joe Biden, in modo molto diretto, ha avvertito Vladimir Putin che in caso di attacco l’Occidente risponderà in modo “deciso” e imporrà “costi severi”. Sottolineando che “restano impegnati alla diplomazia ma sono pronti, con gli alleati e i partner, anche ad altri scenari”. E se il Cremlino conferma che i leader si sono detti d’accordo nel proseguire il dialogo, prendendo in considerazione le proposte di Biden ma definendole già insufficienti, Mosca non risparmia una stoccata, parlando di “isteria americana al suo apogeo“.
Poco promettenti erano del resto le premesse, dopo la telefonata preparatoria tra i responsabili delle rispettive diplomazie. Antony Blinken ha parlato di “segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”. Mentre Serghei Lavrov è tornato ad accusare l’Occidente di aver “ignorato” le richieste di Mosca sulla sicurezza. La Cnn riferisce che il ministro degli Esteri russo anche dopo il circostanziato allarme Usa ha “negato che la Russia abbia intenzione di invadere l’Ucraina”.
Putin – Macron
Nemmeno il lungo colloquio telefonico di Putin con il presidente francese Emmanuel Macron, appena prima di quello con Biden, aveva portato a risultati diversi.
Un “dialogo sincero non è compatibile con un’escalation“, ha avvertito il leader francese. Ha poi ribadito la “determinazione” occidentale ma ha ricevuto l’accusa di aver lanciato “speculazioni provocatorie“. Macron, presidente di turno dell’Ue, non abbandona però il suo impegno nella partita e per fare il punto si è sentito con Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier ucraino Volodymyr Zelensky. Ma con il passare delle ore, le prospettive di un conflitto si fanno sempre più forti, come fa trapelare il dipartimento di Stato Usa.