Roma, 8 Marzo 2021 – “Rimuovere le disuguaglianze e passare dalle quote al merito” è senz’altro uno dei principali obiettivi da raggiungere per poter parlare di un’uguaglianza sostanziale tra uomo e donna.
EU-OSHA ha da tempo richiamato l’attenzione sui rischi e sulle loro implicazioni per le donne nel quadro della gestione della salute e della sicurezza sul lavoro con particolare riguardo alle lavoratrici meno giovani che durante tutto l’arco della vita lavorativa sono esposte a rischi diversi da quelli affrontati dalle controparti maschili.
La situazione italiana
Nel contesto italiano, con il D.Lgs. 81/2008 si sono poste le basi per adottare nei luoghi di lavoro degli approcci unitari finalizzati alla sicurezza e al benessere in ottica di genere anche se ancora mancano le indicazioni su come conseguirlo.
Un ulteriore contributo al cambiamento arriva dai processi di trasformazione del mercato del lavoro. Dove si fa strada la prospettiva che ridefinisce il valore della partecipazione delle donne ri-considerando l’organizzazione del lavoro e di come essa incida sui rischi e, di conseguenza, sulla salute e sicurezza di lavoratrici. Molto spesso chiamate a coniugare e conciliare la “doppia presenza” vita–lavoro. O addirittura a rinunciare al lavoro per far fronte alle esigenze familiari, circostanza quest’ultima messa ancor più in risalto dal periodo emergenziale che stiamo vivendo.
C’è ancora molto da fare
Da quanto evidenziato si ricava che in termini di salute e sicurezza sul lavoro c’è ancora molto da fare in una prospettiva orientata alla valorizzazione delle competenze di genere, che devono diventare determinanti socialmente e culturalmente.
È in quest’ottica che il network nazionale FormaSicuro annuncia la costituzione di una commissione paritetica sulle differenze di genere, costituita da esperti del settore e con una forte rappresentanza femminile, per proporre e promuovere un’analisi dei rischi lavorativi che tenga conto degli effetti di una medesima esposizione al rischio di soggetti appartenenti a generi diversi, partendo dagli arredi e dal design dei luoghi di lavoro per arrivare alla progettazione di strumenti e attrezzature da lavoro e in particolare dei dispositivi di protezione individuale, che tengano conto delle diversità e non siano costruiti o progettai su un ipotetico, quanto irrealistico, “uomo medio”.
L’iniziativa proposta da FormaSicuro
Sulla tematica della parità di genere è necessario garantire un cambio di passo radicale e non soffermarsi agli effetti puramente estetici delle quote rosa sottolinea il presidente dell’organismo paritetico nazionale FormaSicuro Rocco Luigi Sassone, convinto che per ridurre le disuguaglianze di genere e quindi passare dalle “quote” al “merito”, sia necessario introdurre nuovi e più articolati progetti di crescita che valorizzino le competenze e le diversità.
La costituzione di una commissione paritetica sulle differenze di genere che il CdA di Formasicuro attiverà proprio oggi, giorno della festa della donna, è uno straordinario e inequivocabile segnale di concretezza nel voler introdurre all’interno del dibattito sulla diversità di genere uno “strumento” di analisi, progettazione e monitoraggio dei rischi lavorativi di soggetti appartenenti a generi diversi.