Roma, 27 Gennaio 2021 – La Giornata della Memoria è stata istituita in Italia nel 2000 ed in tutto il mondo nel 2005.
Cenni storici
Il motivo per cui si celebra il 27 gennaio fa riferimento al giorno in cui, nel 1945 e cioè alla fine della seconda guerra mondiale, i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dalla 60esima armata dell’esercito sovietico. Il complesso di campi di concentramento che conosciamo come Auschwitz non era molto distante da Cracovia, in Polonia. Quindi vicino ai confini che all’epoca erano tra la Germania e la Polonia (occupata dai nazisti).
Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, già intorno alla metà di gennaio, le SS iniziarono a evacuare il complesso. Circa 60.000 i prigionieri che costretti alla marcia prima dell’arrivo dei russi. Di questi, si stima che tra 9.000 e 15.000 sarebbero morti durante il tragitto, in gran parte uccisi dalle SS perché non riuscivano a reggere i ritmi della marcia. Altri prigionieri, circa 9.000, lasciati nel complesso di campi di Auschwitz perché malati o esausti. L’esplosione di diverse strutture all’interno del campo di concentramento cancellò la gran parte delle prove delle vicissitudini accadute. La stampa non diede molto rilievo alla liberazione di Auschwitz e quindi nel tempo il 27 gennaio assunse un significato simbolico: la fine della persecuzione del popolo ebraico.
In Italia
Il 20 luglio del 2000 in Italia è approvata una legge (la numero 211), composta da due articoli. Questa legge istituisce ogni 27 gennaio il “Giorno della Memoria“. Cioè la commemorazione pubblica della Shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo. Riguardanti quindi tutti gli italiani, ebrei e non, uccisi, deportati e imprigionati. Ma anche di tutti coloro che si sono opposti alla strage voluta dai nazisti, spesso rischiando la vita.
L’Onu
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Onu) nel 2005 proclama ufficialmente il 27 gennaio Giornata internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. Ricorreva i 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento. Anche altri Paesi, come l’Italia, avevano già istituito la giornata commemorativa, come la Germania nel 1996 o il Regno Unito nel 2001.
Nel testo redatto dall’Onu si specifica che ogni anno, il 27 gennaio, tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno il dovere di diffondere nelle generazioni future le “lezioni dell’Olocausto“. Istituita, anche, una task force internazionale per l’educazione, la ricerca e il ricordo. Questo sta a indicare che si rifiuta qualsiasi tentativo di negazione dell’Olocausto come evento storico, sia totale che parziale.
Vedi anche il nostro approfondimento nell’articolo su eurocomunicazione.com