Ritardi Pfizer: l’Unione europea farà rispettare i contratti

 

 

Bruxelles, 24 Gennaio 2021 – I ritardi di Pfizer sulle consegne delle dosi di vaccino crea disagi in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Ma l’Ue si impegna a far rispettare le date previste.

Charles Michel

In un intervista a Europe 1 il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha spiegato: “Abbiamo intenzione di far rispettare alle società farmaceutiche i contratti che hanno firmato usando i mezzi legali a nostra disposizione”.

“Abbiamo battuto i pugni sul tavolo e alla fine l’annunciato ritardo di diverse settimane si è trasformato in un rallentamento delle consegne“. Non specificando le azioni intraprese, il leader europeo ha specificato che l’Ue sarà caparbia nel capire le ragioni di questi rallentamenti.

Ha, poi, ammesso che sarà difficile raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione europea di vaccinare il 70% della popolazione entro la fine dell’estate.

In Italia

Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, a SkyTg24 ha dichiarato: «È evidente che, se i vaccini non ci sono, slitta di qualche settimana o mese l’immunità di gregge. Non dipende da noi ma dalle aziende che forniscono i vaccini. I richiami saranno fatti e garantiti ma il piano va rimodulato in base ai numeri ridotti. Pretendiamo che quei numeri siano ripristinati. Se ci sono problemi produttivi devono spiegarceli. Se i vaccini destinati all’Ue finiscono in altri continenti, è molto grave». Il ministro ha convocato una riunione con le Regioni alla quale parteciperà anche il ministro della Salute Speranza e il commissario per l’Emergenza Arcuri.

Il premier sulla situazione

Conte su Facebook scrive: “Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente. Le Regioni italiane sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il richiamo alle persone già vaccinate”.

“Questi rallentamenti delle consegne costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei. Ci saranno ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia.
Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale.
Lunedì l’Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e il Belpaese procederà contro Pfizer su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai Pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del Governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.

Le Regioni

Alcuni centri vaccinali regionali segnalano: «Non mancano dosi di vaccino Pfizer, ma le siringhe di precisione. Le quali permettono di estrarne la quantità giusta. Se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l’Aifa, e tentare di colmare il gap».

Ma il commissario Arcuri subito precisa: «È falso. In questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino. Sarà così anche la prossima settimana poiché arriveranno il 20% di fiale in meno rispetto a quanto comunicato».

 

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