Bruxelles, 19 Novembre – Il Covid-19 sta mettendo a dura prova le regioni e le città europee. Il Comitato europeo delle regioni (CdR) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) hanno effettuato un’indagine online sul tema L’impatto del Covid sui governi regionali e locali.
L’indagine
Il sondaggio congiunto CdR-Ocse è stato realizzato tra giugno e luglio 2020. Hanno aderito 300 rappresentanti di amministrazioni regionali, intermedie e comunali di 24 Stati membri dell’Unione europea (su un totale di 480 partecipanti, comprese parti interessate quali imprese, università, ONG). La maggior parte degli intervistati rappresentava comuni (59%) o regioni (26%), di Spagna (18%), Italia (15%), Repubblica Slovacca (6%) e Polonia (6%). Non ha partecipato alcun ente locale e regionale di Danimarca, Irlanda e Lussemburgo.
I risultati sono stati presentati oggi durante la riunione della commissione Politica economica (Econ) del CdR. Ha partecipato Dorothée Allain-Dupré, capo dell’unità Decentramento, finanze subnazionali e investimenti pubblici dell’Ocse.
Il resoconto
L’indagine
Regioni e Comuni
La
Al momento dell’indagine, circa il 24% dei governi subnazionali prevedeva di chiedere nuovi prestiti per far fronte alla crisi. Il 13% degli intervistati aveva già chiesto finanziamenti supplementari dell’Ue, e il 49% stava valutando di farlo.
L’analisi mostra inoltre che la crisi potrebbe ridefinire le priorità della politica di sviluppo regionale. Gli enti locali e regionali chiedono di prestare maggiore attenzione a servizi di base di qualità, accessibili e a prezzi abbordabili. Parlano anche della sanità per tutti i territori (76%), della resilienza regionale (69%) e della riduzione dei divari digitali tra le regioni (68%).
Futuro
Nel
I risultati principali sono raccolti in un breve teaser.
I dati sull’impatto economico regionale sono disponibili qui.