Va all’opposizione bielorussa anti-Lukashenko e alla sua leader Svetlana Tikhanouvskaya il premio Sakharov 2020, il più alto riconoscimento dell’Unione europea per la tutela dei diritti umani. Ad assegnare il premio, ogni anno, è il Parlamento europeo. «È un onore annunciare che le donne e gli uomini dell’opposizione democratica in Bielorussia sono i vincitori», ha twittato il presidente dell’emiciclo, David Sassoli. E ha poi espresso il sostegno dell’Europarlamento ai premiati: «Non rinunciate alla vostra battaglia. Siamo al vostro fianco».
L’opposizione bielorussa premiata è rappresentata dal Consiglio di coordinamento, iniziativa di donne coraggiose fra cui c’è proprio Svetlana Tikhanovskaya: è lei la candidata dell’opposizione che nelle elezioni presidenziali dello scorso 9 agosto in Bielorussia ha sfidato il presidente Alexander Lukashenko, che da 26 anni guida il Paese con il pugno di ferro. Ad agosto i risultati ufficiali hanno attribuito al presidente l’80% dei voti, consegnandogli un sesto mandato: il risultato è stato contestato dalla piazza e sono cominciate le proteste che tuttora proseguono, duramente represse.
«Questo non è il mio premio personale, è un premio per il popolo bielorusso», ha commentato Tikhanovskaya non appena ha appreso la notizia, dicendosi “molto felice”. Del Consiglio di coordinamento, con lei fanno parte anche altre donne: la premio Nobel Svetlana Alexievich, la musicista Maryia Kalesnikava, le attiviste politiche Volha Kavalkova e Veranika Tsapkala, e la leader dell’opposizione Mikola Statkevich, recentemente incarcerata.
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